N. 95 Marta Besantini
da 20,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Timbrato a secco “The Ferrareser”
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna. Dopo l’ordine attendi conferma via mail per il ritiro di persona, oppure scegli la spedizione con corriere espresso in tutta Italia.
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Illustrazione di Marta Besantini @marta.besantini
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Sono nata a Ferrara e riapprodata a Ferrara. Nel mezzo di questo cammino, la vita oltralpe mi aveva regalato tanti anni di sogni e belle avventure e poi, la maggior parte del mio tempo per i miei tre figli e la passione per gli spazi e i tempi amici della creatività. Le mie ore diurne e notturne mi hanno, da sempre, regalato piccoli e grandi momenti per il disegno, il fumetto, l’illustrazione, l’incisione. Attualmente sto frequentando una scuola di teatro di figura e in passato, quella di fumetto e di discipline plastiche, passando per il web design. Sono stata trampoliera, ceramista e atelierista. Mi piace pensare che siamo tutti artisti, ognuno a modo suo. Ho un giardino smisuratamente grande e vorrei d’estate, dormire sull’amaca se non fosse per quelle dannate zanzare.
Descrizione
Se nasci a Ferrara sai che prima o poi dovrai viaggiare: per studio, per lavoro, per amore. Da ogni città di provincia tendenzialmente si parte verso lidi più grandi e ci si torna con tanta nostalgia della vita lenta e noiosa che ci si è lasciati alle spalle. La stazione dei treni è il palcoscenico perfetto di ogni partenza e ritorno, regno di attese e addii, dove il tempo assume ritmi propri, quasi una seconda piazza scandita dal fischio dei treni e dal rumore di passi veloci. È il luogo dove l’umanità si manifesta in tutta la sua gloria e, a volte, nella sua tragicomica confusione.
I ritardatari cronici, quelli che scattano come velocisti dell’ultimo secondo perché il parcheggio di via del Lavoro era pieno e han girato un’ora in GAD a caccia di un buco, e chi si saluta come in Via col vento: abbracci stretti, mani che salutano da dietro il vetro, mentre il treno scivola via tra qualche lacrima. La vita da pendolare ci porta spesso verso Bologna o Padova tra piccole avventure, ritardi, disagi di cui non si scusano mai abbastanza.


