N. 44 Eugenio Ciccone

30,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Formato A3, 297 mm x 420 mm
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.


Illustrazione di Eugenio Ciccone @eugeniociccone

Nasce a Ferrara nel 1983, dove vive in una casa bianca con una ragazza mora e due bimbe bionde. Da oltre quindici anni si occupa di graphic design e comunicazione, è stato co-fondatore insieme ad amici e musicisti del circolo Contrarock e di Factory Grisù. Ha aperto e diretto negli anni il blog Ciccsoft e le riviste online Listone Mag e FILO Magazine. Ha un cane Lego di nome Cagnazz e un pianoforte in salotto per suonare, ogni tanto. Ama il minimalismo, la tipografia, il bianco e nero, New York, le foto storte, l’odore di terra bagnata, il tepore dentro la macchina in autunno.

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Descrizione

Che bella la Torre della Vittoria, ciliegina sulla torta della piazza cittadina, già ricchissima di storia su ogni lato. Prospettiva perfetta per chiudere a nordovest il Listone e regalare ottime foto al tramonto ai turisti di passaggio. Chissà quanti la bollano sbrigativamente per una torre medievale, con quei merli ghibellini e i cantonali in pietra d’Istria che richiamano il Castello Estense. Eppure questo edificio commemorativo ha poco meno di un secolo: la torre venne eretta nel 1928 come Sacrario dei Caduti della I Guerra Mondiale, custodendo peraltro La Vittoria del Piave incatenata, scultura di Arrigo Minerbi (vedi copertina n.25 di Matteo Farolfi!). La scelta dello stile neomedievale avrebbe dovuto richiamare valori di comunità e libertà e ricercare uno stile nazionale universalmente riconosciuto. In ogni caso una torre in quel punto c’era già stata molto tempo prima: quella di Rigobello, crollata nel terremoto che colpì Ferrara nel 1570. Quando mia figlia era piccola pensava che in cima ci vivesse una principessa estense, così passandoci davanti in bici era d’obbligo alzare lo sguardo sperando si affacciasse per salutare.

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