N. 18 Eugenio Ciccone

da 20,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Timbrato a secco “The Ferrareser”
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna. Dopo l’ordine attendi conferma via mail per il ritiro di persona, oppure scegli la spedizione con corriere espresso in tutta Italia.


Illustrazione di Eugenio Ciccone @eugeniociccone

Nasce a Ferrara nel 1983, dove vive in una casa bianca con una ragazza mora e due bimbe bionde. Dal 2006 si occupa di graphic design e comunicazione per il web, è stato co-fondatore insieme ad amici e compagni di viaggio del circolo Contrarock e di Factory Grisù. Ha aperto e diretto negli anni il blog Ciccsoft e le riviste online Listone Mag e FILO Magazine. Ha un cane Lego di nome Cagnazz e un pianoforte in salotto per suonare, ogni tanto. Ama il minimalismo, la tipografia, il bianco e nero, New York, le foto storte, l’odore di terra bagnata, il tepore dentro la macchina in autunno. Insomma che ci sta a fare qui in mezzo a tanti bravi illustratori?

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Descrizione

Quando i turisti arrivano a Ferrara vogliono visitare senz’altro il Castello Estense, ma nessuno torna a casa senza aver scoperto e fotografato questo angolo di cielo del tutto suggestivo e perfettamente ellittico. La Rotonda Foschini è uno scorcio magico giorno e notte, un angolo di pace a due passi dal traffico del centro, un passaggio segreto che consente di tirare il fiato per un momento. Per ascoltare le prove dell’orchestra dentro il Teatro Comunale o per vedere uscire qualche musicista di corsa con lo strumento in mano. È la cornice perfetta per inquadrare le nuvole veloci, per contare le stelle, per un bacio rubato, per ammirare le foto di una mostra o ascoltare un concerto raccolto ed intimo. E pensare che questa piazzetta nata alla fine del 1700 dal genio di Antonio Foschini, doveva consentire un passaggio agevole alle carrozze che arrivavano davanti a Teatro. E dove ci sono le carrozze, si sa, ci sono anche i cavalli. Per questo ancora oggi gli artisti prima di salire sul palco si augurano merda, merda, merda. Più carrozze c’erano, più il pubblico sarebbe stato numeroso!