N. 03 Luca Luciani

30,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Formato A3, 297 mm x 420 mm
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.


Illustrazione di Luca Luciani @luciani_luca.official

Da quando ho preso la matita in mano per la prima volta che non ho mai smesso di disegnare. Sia all’Istituto d’arte di Ferrara e successivamente all’Accademia di Bologna i miei studi stavano già diventando il mio lavoro attraverso un continuo disegnare, un continuo sperimentare, un continuo perfezionare la tecnica su supporti e materiali diversi.
Ritrattistica, illustrazione, pannelli decorativi, customizzazione jeans e scarpe, progettazione grafica per il web, progettazione loghi e tante altre lavorazioni sono pane per i miei denti.
Tuttora mi sfamo di creatività all’interno di uno studio grafico dove sono socio e mi occupo della progettazione e realizzazione di opere d’ARTE, del WEB e della GRAFICA.

Esaurito

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Descrizione

Le muse inquietanti è forse il più celebre dipinto di Giorgio de Chirico, realizzato nel 1919 mentre il pittore si trovava a Ferrara, città metafisica per eccellenza. De Chirico nacque e studiò in Grecia, ma durante il primo conflitto mondiale venne inviato nella villa del Seminario di Ferrara, dove venivano curate le nevrosi di guerra. La villa divenne luogo di incontri artistici: si trovavano ricoverati qui anche i pittori De Pisis e Carrà, e quest’ultimo influenzò moltissimo lo stile e i soggetti della pittura di De Chirico.
Nelle sue memorie scrisse: “Partivo per Ferrara, quella città che Burckhardt definì la più moderna d’Europa e che a me si rivelò come la città più profonda, più strana e più solitaria della terra”.
In ogni caso sullo sfondo delle sue muse prive di un volto ritrasse proprio il simbolo del capoluogo estense, quel Castello che nel 1385 chiudeva le mura a Nord ed oggi si trova proprio nel cuore della città. Un edificio imponente e maestoso, circondato da un fossato pieno d’acqua, ricco di storie e aneddoti sui fasti della corte degli Estensi.