N. 27 Paolo Bevilacqua

30,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Formato A3, 297 mm x 420 mm
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.


Illustrazione di Paolo Bevilacqua @monkeyfriday

Paolo Bevilacqua, 1976 (ma non li dimostra), ferrarese, una laurea in filologia romanza. Curioso di visivo e di contemporaneo, gli capita di diventare art director in agenzia di comunicazione nella quale si occupa di linguaggi digitali.
Illustratore appassionato, sono suoi i personaggi degli illustri ferraresi che si incontrano ancora in qualche angolo della città. Una predilezione per le illustrazioni vettoriali e le simmetrie, per i cani, per l’estetica del cinema asiatico e la montagna, in estate e in inverno. Le sue rappresentazioni sono un’analisi, del tutto personale, dell’attualità e di quello che ci circonda.

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Descrizione

Nato a Bologna nel 1916 da famiglia della borghesia ebraica, Giorgio Bassani trascorse tutta la sua gioventù a Ferrara, che divenne così scenario ideale della sua poetica. Scrittore di poesia, narrativa, saggistica, aiuto editore ma anche dirigente Rai, insegnante a scuola e a teatro, infine fondatore di Italia Nostra, associazione in difesa del patrimonio artistico del Belpaese. Ferrara è Bassani e Bassani è la sua Ferrara, in un dialogo continuo di rimandi e sguardi come una partita a tennis infinita sui campi della Marfisa da lui tanto amata (e dove sfidava Antonioni).
Sono tanti gli scorci del centro che lo ricordano, dal ghetto ebraico a corso Ercole I d’Este, dalla biblioteca Ariostea al “marciapiede che ogni vero ferrarese evita”, teatro dell’eccidio fascista narrato in Una notte del ‘43. Raggiunse il successo con Il giardino dei Finzi Contini nel 1962, trasposto al cinema “in modo troppo personale” da De Sica, scontentandolo non poco. Poi ancora L’Airone e Gli occhiali d’oro, solo per citare altre due storie che confluirono infine nel “Romanzo di Ferrara”.
A Bassani sono intitolati il grande parco urbano a nord di Ferrara, una Fondazione, un Centro Studi e una biblioteca: la sua memoria è ancora oggi più viva che mai.