N. 24 Paola Bonora

da 20,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Timbrato a secco “The Ferrareser”
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna. Dopo l’ordine attendi conferma via mail per il ritiro di persona, oppure scegli la spedizione con corriere espresso in tutta Italia.


Illustrazione di Paola Bonora https://www.paolabonora.com

Paola Bonora è nata a Ferrara nel 1945. Pittrice e insegnante di tecnica dell’acquerello, dal 1970 espone le sue opere in gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha coordinato l’attività espositiva del gruppo Imparolarte dal 2006 al 2011 e ha successivamente aperto il suo studio in via Terranuova a mostre personali e collettive di artisti e fotografi.
È da sempre determinata a conservare un’inattuale poetica, quella che la spinge caparbiamente a ricercare armonia e bellezza, che hanno un potere benefico e favoriscono le relazioni. Non ama i riflettori puntati sulle persone perché crede che possano danneggiare il loro equilibrio, ma vorrebbe che tutte le cose ben fatte, di qualsiasi genere, avessero più visibilità e luce. Pittrice più che artista, ma quasi sempre si sente semplicemente e solo un’insegnante.

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Descrizione

A Ferrara la nebbia siamo abituati a vederla fin da bambini: si aprono le finestre al mattino pensando di ritrovare tetti, alberi e quel pezzo di cielo che ci è stato concesso e invece di colpo è sparito tutto, inghiottito nel nulla. Non si vede più niente e non è un modo di dire: nella bassa padana la nebbia è una cosa seria. Un mix di umidità, freddo pungente e aria bagnata che avvolge la città e le campagne circostanti donando ad ogni cosa un alone di fascino e mistero che non ha eguali. Così fitta che a volte non bastano gli antinebbia per trovare la giusta direzione, la nebbia diventa argomento divisivo quasi più della politica: c’è chi la ama e chi la odia, chi si barrica in casa infreddolito e chi esce per potersi perdere finalmente di nuovo tra le vie del centro, dove tutto è ovattato, ammantato, misterioso. E ritrovare così se stesso, immerso nel silenzio dei propri pensieri, immaginando scenari possibili e alternativi, accennati appena dalle poche tracce che riescono ad emergere dalla fitta coltre.