N. 22 Elena Farinelli
30,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Formato A3, 297 mm x 420 mm
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.
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Illustrazione di Elena Farinelli @_elenafarinelli_
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Sono nata a Ferrara nel 1981, città dove tuttora vivo, e mi sono laureata al DAMS di Bologna in tempi ormai remoti. Dopo svariate esperienze artistiche sono approdata definitivamente, per vocazione, nel mondo dell’illustrazione. Ho frequentato workshop di fumetto e di illustrazione e partecipato a diversi concorsi. Alcune mie illustrazioni sono state pubblicate sulla rivista ILLUSTRATI di Logosedizioni e ho collaborato per alcuni anni con la webzine Pellicano Papers. Lavoro principalmente in digitale per una questione di spazio ma porto sempre con me le matite e il mio taccuino.
Descrizione
Parco Massari è il posto dove abbiamo tutti giocato da bambini, dove torniamo da ragazzini mano nella mano, da genitori spingendo un passeggino, da nonni claudicanti con un bastone. Il cuore verde di Ferrara è un giardino all’inglese a fianco del cinquecentesco palazzo dei conti Massari, popolato da enormi cedri del Libano, piante e arbusti di ogni tipo che ornano i sentieri tra statue di varie epoche. Fino agli anni Settanta era presente perfino un labirinto di siepi, poi eliminato per problemi di sicurezza, proprio intorno alla monumentale fontana zampillante e a quella con la faccia di leone, rifugio dissetante per generazioni di bambini durante i lunghi pomeriggi estivi.
In origine il parco aveva sette varchi di accesso ma ne restano soltanto due: su corso Porta Mare e su corso Ercole I d’Este. Nella trasposizione cinematografica del romanzo di Bassani “Il giardino dei Finzi Contini”, Vittorio De Sica utilizzò proprio questo secondo cancello nelle riprese esterne, così ancora oggi molti turisti vagano in cerca dell’esatta posizione del giardino di Micòl: il segreto che i ferraresi conoscono bene è che purtroppo quel luogo non esiste nella realtà.