N. 19 Marta Besantini
30,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Formato A3, 297 mm x 420 mm
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.
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Illustrazione di Marta Besantini @marta.besantini
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Nata esattamente 82 anni dopo il celebre Escher, oltre ad essere genitrice di tre creature adolescenti italo-belghe tutte più alte del suo metro e mezzo di statura, si occupa di fumetto e illustrazione passando per la grafica, la scenografia e la ceramica. Lavora come artista freelance e atelierista in collaborazione con enti pubblici e associativi, con bambini, ragazzi, portatori di handicap e comunità. Diplomata maestra d’arte, sono l’artigianato artistico e i trampoli a farle girare l’Italia con un cane pastore belga, un anatra di nome Lussy e il futuro padre delle suddette creature. Ha vissuto poi dodici anni in Francia dove si è formata in webdesign e di rientro in Italia alla scuola di fumetto online di Comicout, grazie alla quale ha iniziato subito a lavorare a progetti sul fumetto che le fanno spesso dimenticare che le giornate hanno solo ventiquattro ore.
Descrizione
Palazzo Schifanoia è un luogo speciale e misterioso, le cui origini risalgono a fine Trecento, quando il marchese Alberto V d’Este ordinò un edificio dedicato ai momenti di rappresentanza e svago. Da qui il curioso nome che può trarre in inganno: “schivar la noia” significa fuggire per qualche ora dal quotidiano e dal lavoro, per ritrovare pace e momenti ludici. Chi non vorrebbe un palazzo così?
Specialmente se al piano nobile contiene un salone enorme come quello dei Mesi, commissionato nel 1465 da Borso d’Este e decorato da artisti della scuola ferrarese con un ciclo di affreschi divisi in 12 scomparti, ricchi di trionfi degli dei, segni zodiacali e virtù. La facciata del palazzo un tempo era riempita di motivi geometrici coloratissimi, perduti purtroppo con l’abbandono di Ferrara da parte degli Estensi ed oggi recuperati in una sala interna del percorso di visita museale.