N. 16 Manuela Santini
30,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Formato A3, 297 mm x 420 mm
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.
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Illustrazione di Manuela Santini @manuela_santini_illustratrice
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Manuela Santini nasce a Jesi nel 1975, dopo la maturità artistica, si trasferisce a Bologna dove si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti, con una tesi sull’illustrazione per ragazzi.
Da lì inizia la sua attività come illustratrice e la collaborazione con editori italiani e stranieri. Dal 2014 organizza “Giardini Illustrati”, un laboratorio intensivo di illustrazione e realizzazione di albi illustrati presso il Consorzio Wunderkammer a Ferrara. Si occupa anche di un’altra forma d’arte: il teatro. Nel 2009 fonda insieme a Carlos Branca e ad altri colleghi l’Officina Teatrale Actuar, con cui collabora come attrice e autrice di spettacoli di teatro per ragazzi fino al 2018. Vive e lavora a Ferrara, dove continua la sua attività d’illustratrice, attrice, organizzatrice di laboratori di Illustrazione e teatro per adulti e bambini.
Esaurito
Descrizione
Se siete viaggiatori curiosi sarete senz’altro già saliti a bordo della Nena, l’imbarcazione di Antonella e Georg che solca instancabile da anni ogni corso d’acqua navigabile tra il Po e l’Adriatico. Nena come chiamavano Nazarena Casini, nata nel 1913 a Salvatonica di Bondeno. Pescatrice di fiume da quando aveva tredici anni, cominciò bambina ad affiancare il padre nel suo lavoro di traghettatore sul Po, ereditandone il mestiere di famiglia. Lui le insegnò a remare fino a che cominciò a muoversi da sola, soprattutto la sera, quando dopo il lavoro diurno come “carrettiera”, iniziò a sostituire il padre vecchio e malato. Imparando a pescare, a condurre i carri, a far legna, a intrecciare vimini per costruire trappole per le anguille. Così il padre le donò un patrimonio enorme di conoscenza e cultura popolare, nonchè l’amore per quel fiume con cui Nena visse sempre in stretta simbiosi.