N. 67 Rocco Casulli
da 20,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Timbrato a secco “The Ferrareser”
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna. Dopo l’ordine attendi conferma via mail per il ritiro di persona, oppure scegli la spedizione con corriere espresso in tutta Italia.
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Illustrazione di Rocco Casulli @roccocasulli
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Sono un fumettista e illustratore, nato a Palagiano (TA) nel 1998. Dopo il liceo scientifico, ho studiato presso “Grafite scuola di fumetto,disegno e illustrazione” a Taranto. Nel 2021 per Round Robin editrice ho lavorato alla colorazione del fumetto “Il sentiero”. Nel 2022 ho esordito come autore con il fumetto “Ritagli di giornale”, edito da Ottocervo. Dopo un anno a Milano, dove ho studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera, mi sono trasferito per qualche tempo a Ferrara: ho amato i vicoli labirintici e gli enormi cedri del Libano di parco Massari, sfondo delle giornate più felici in questa città. Oggi vivo in Puglia dove lavoro ai miei prossimi progetti.
Descrizione
Chi non possiede in qualche cassetto una foto da bambino con gli amici, aggrappati ad uno dei due grandi cedri del Libano all’ingresso di Parco Massari? Considerato che sono lì da circa 200 anni, più o meno da quando esiste la fotografia, devono aver visto passare davvero un bel po’ di generazioni in posa… Pare siano state le prime piante messe a dimora quando l’area venne convertita da orti in giardino alla fine del 1700, su progetto dell’architetto Luigi Cosimo Bertelli. Insieme al bagolaro al centro del parco i cedri sono stati inseriti nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, e sono continuamente monitorati e curati vista l’età avanzata. Queste piante che superano abbondantemente i venti metri di altezza, hanno un caratteristico portamento “a candelabro” con due branche inserite alla base del fusto in maniera ortogonale e appoggiate al suolo, poi curve verso l’alto: una è stata recisa di recente e ne rimane oggi solo un moncone. Anche il fusto principale verticale presenta tanti segni del tempo e cicatrici di altri rami eliminati perché ormai secchi: una vera e propria opera d’arte mutevole e viva, en plein air.