N. 52 Vittorio Fava
30,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Formato A3, 297 mm x 420 mm
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.
—
Illustrazione di Vittorio Fava @toyo_201
—
Vittorio “Toyo” Fava nasce a Ferrara nel 1974 dove vive e lavora; architetto e disegnatore, ama tutte le forme d’arte e la musica è la sua compagna privilegiata di vita. Interessato al dettaglio, al particolare, all’odore del materiale. Adora la Metafisica, la sua purezza (come il cool di Miles Davis) ma anche il disordine e l’allegria di un Carnaval in Bahia. I paradossi di Tarantino e il gioco degli scacchi, sempre presente nei pomeriggi festivi tra uno spritz e una cerveza. La palla a spicchi e la magica Spal, Rino Gaetano, la lampada Toyo, la fejoada e la voce della mia Dany, Bob Marley e Le courbusier, la mia Bmw GS, le patate al forno, l’erba medica, il legno, gli occhi, il sesso, la stima e il rispetto, il profumo, la bomba da tre, il vetro, l’acciaio e la spiaggia di Salvador, il minimalismo, il Funky, Mina e Elsa Soarez, minha Bia e ancora vida por favor.
Descrizione
“Ho avuto una visione, un ricordo lucido di quegli anni… ero ancora giovanissimo e passando per via delle Volte la Lucy ammiccava al mio passaggio. Sotto il volto c’era l’ingresso alle camere: una volta abbiamo provato ad aprire il portone per sbirciare dentro: immagini porno e frecce che indicavano la salita alle stanze… Metafisica! Via delle Volte in quegli anni era un “retro”, una strada proibita dove non si poteva andare… lucciole, spacciatori, malandrini di ogni genere. Ci si passava velocemente in biga, ma sempre con enorme curiosità!”
Così Toyo ricorda e omaggia un personaggio straordinario dell’Italia del dopoguerra, scomparsa pochi mesi fa a 98 anni: Lucy Salani è stata l’unica donna transgender italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, attivista antifascista, bandiera di libertà e diritti in un’Italia che su certi temi aveva (ha?) ancora molto da imparare.