N. 51 Simone Campana

30,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Formato A3, 297 mm x 420 mm
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.


Illustrazione di Simone Campana @simcam75

Nato tanti anni fa, ha frequentato l’istituto d’arte Dosso Dossi e in seguito vari corsi di illustrazione per l’infanzia alla scuola di Sarmede. Nella vita ha alternato la passione per il disegno con: tennis, motociclette, pallavolo, calcio, camion, macchine. Ora si riconosce una certa dimestichezza nel disegnare principesse per la figlia. Nonostante tutte queste cose importantissime, si occupa di grafica e social media in una casa editrice, ma sogna ancora di vincere Wimbledon. Tra un disegno riuscito e un rovescio a una mano sceglie sempre il secondo.

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Descrizione

Fino al XV secolo era semplicemente la Piazza, poi venne intitolata a San Crispino, patrono della corporazione dei calzolai, a cui apparteneva il palazzo che la chiude a est. Ma come in molte città quella principale divenne per tutti “piazza delle Erbe” o “del Mercato” poiché destinata quotidianamente a quello scopo. Proprio per favorire la fruizione del mercato nel 1846 venne realizzato un marciapiedi lastricato rialzato lungo e stretto al centro della piazza, denominato Listone, attorno al quale si collocavano le bancarelle degli ambulanti. Un termine che indica in molte città del Veneto (e fuori regione solo a Ferrara!) la lunga lastra di marmo utilizzata per la pavimentazione: fare il Listone è un po’ come fare la vasca in centro. Dal 1919 la piazza è dedicata alla conquista di Trento e Trieste, ed è rimasta praticamente immutata negli anni, se si esclude il periodo della “littorina”. Così chiamata perché ricordava l’automotrice ferroviaria del ventennio fascista, era un fabbricato lungo e basso che rimase ancorato sul Listone dal 1941 al 1958, per ospitare alcuni negozi momentaneamente “sfrattati” dalla vicina via San Romano, demoliti con il piano di risanamento del quartiere post bellico.

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