N. 33 Alessandro Ferrari

30,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Formato A3, 297 mm x 420 mm
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.


Illustrazione di Alessandro Ferrari @_phephra

Ferrarese di origine ma milanese di adozione, di professione è un designer della comunicazione in un’agenzia di Milano, ma quando cala la notte si dedica alla musica, all’illustrazione e al game design. Ispirato dal post-impressionismo, dal simbolismo e dall’arte giapponese, è un vero maniaco della composizione e del colore. Gli piace dipingere scorci di vita quotidiana bohémien in cui le donne, gli animali e la moda sono i protagonisti indiscussi.

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Descrizione

San Giorgio è il patrono di Ferrara e il suo culto si sviluppò fin dal IV secolo diffondendosi in tutta la cristianità. Nacque nel 280 d.C. in Cappadocia, crebbe imparando l’arte della guerra, arruolandosi nell’esercito dell’imperatore Diocleziano e finì più volte martirizzato come cristiano. E il drago? La leggenda risale al medioevo: nella città di Salem c’era uno stagno con un enorme drago affamato. Gli abitanti cercavano di placarlo con il bestiame, ma non era sufficiente e il drago reclamò in offerta esseri umani. Così iniziarono a sorteggiare i propri figli, immolandoli per la causa. Quando uscì il nome della principessa Silene, figlia del re locale, San Giorgio si presentò in città, dicendo che Dio lo mandava per sconfiggere il mostro, se tutti gli abitanti si fossero convertiti al cristianesimo. Certo – dissero subito – ci mancherebbe! Così San Giorgio affrontò il drago rendendolo innocuo e Silene lo condusse in città legato a una cintura: alla vista del miracolo il popolo si convertì e il drago venne ucciso.
La sua storia ispirò molti artisti, da Donatello a Kandinsky, dal ferrarese Cosmè Tura ad Alessandro Ferrari, che lo omaggia oggi con questa copertina, dove unisce l’estetica di un’armatura tardo-medievale, ad una maschera cerimoniale equestre dell’antica Roma!