N. 31 Agostino Maiurano
30,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Formato A3, 297 mm x 420 mm
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna.
Dopo l’ordine attendi conferma via mail quando saranno disponibili per il ritiro c/o Libredicola, all’interno della stazione ferroviaria di Ferrara.
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Illustrazione di Agostino Maiurano @conde_claros
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Arrivato a Ferrara per studiare, Agostino non riesce più ad allontanarsi da questo angolo di pianura, perché, diciamoci la verità, l’approdo è confortevole.
Divide il suo tempo – disordinatamente – tra la professione di architetto, la musica e la passione per il disegno. Da anni lavora a un’imponente graphic novel ispirata alla Perestrojka… Non è vero, ma farebbe molto figo.
Descrizione
Immaginate lo stupore di un ragazzino in gita scolastica che per la prima volta visita Palazzo Schifanoia e scopre quel blu meraviglioso che sembra avvolgere tutto il Salone dei Mesi. Aprile è uno degli affreschi del Salone, dipinto da Francesco del Cossa intorno al 1470. La fascia centrale mostra tre decani, cioè i protettori delle tre decadi del mese, rappresentati secondo il sistema astrologico egizio. La donna si dice che sia Maia, una delle Pleiadi, il cui vestito rosso scolorito simboleggia forse il fatto che questo ammasso perde visibilità. Nell’illustrazione invece ha un vestito rosso vivo e sta entrando da un’altra stanza o da un’altra dimensione. L’uomo con la chiave che a Schifanoia campeggia proprio sul toro e rappresenta la stella Sirio, anticamente aveva una testa di cane: è il dio Anubi nella tradizione egizia e il cane che scortava Europa a Creta nella tradizione greca. Qui è rappresentato come un innocuo cagnolino che trattiene una grande chiave sotto le sue zampe, ai piedi di un uomo che riprende una figura della fascia più bassa di Aprile, a fianco di Borso d’Este. E il pubblico che osserva in basso? Una citazione da un New Yorker natalizio del 1939 con la copertina di Ilonka Karasz. Rimandi continui: anche quel bambino al centro sembra avere un aspetto conosciuto… non sarà forse Lionello d’Este come appare in una ceramica esposta a Schifanoia?