N. 131 Gilda Cesari
da 20,00 €
- Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
- Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
- Timbrato a secco “The Ferrareser”
- Cornice non inclusa
N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna. Dopo l’ordine attendi conferma via mail per il ritiro di persona, oppure scegli la spedizione con corriere espresso in tutta Italia.
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Illustrazione di Gilda Cesari @giguliz
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Gilda Cesari, in arte Giguliz, nata nel 1978 – o, come mi piace dire, “in una galassia lontana lontana”. Sono cresciuta con carta, matita, gomma e ore di cartoni animati, seguendo gli eroi che hanno alimentato la mia fantasia. Dentro di me convivono due mondi: la dinamicità dei manga e la magia dello stile Disney. Dopo il diploma da geometra ho deciso di ascoltare ciò che davvero volevo e sono entrata all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Ho frequentato corsi di disegno e fumetto e ho lavorato nel settore dell’arredamento senza mai smettere di coltivare l’arte. Oggi mi definisco “artedatrice”: vivo di illustrazione, fumetto e comunicazione. Ho imparato che per inseguire i sogni serve coraggio e che ogni esperienza, anche quella lontana dall’arte, può diventare il mio potenziale.
Descrizione
Nel silenzio del chiostro del Monastero di Sant’Antonio in Polesine, splende ogni primavera un simbolo delicato e potente: il ciliegio giapponese di fronte alla facciata del complesso monastico. L’albero, fino al 2011 un esemplare imponente, è stato sostituito da un giovane ciliegio che, con i suoi fiori rosa pallido, trasforma il cortile in un palcoscenico di meraviglia. Il monastero, fondato nel Medioevo e affidato alle benedettine dalla beata Beatrice II d’Este nel 1297, sorgeva un tempo su un’isola nel Po — da cui l’appellativo “in Polesine”. Percorrendo via del Gambone si varca un arco che introduce in uno spazio appartato: qui i petali sembrano danzare al minimo soffio di vento, ricordando l’antica tradizione giapponese dell’hanami, ossia l’ammirazione della fioritura. Tra le mura del monastero, che custodisce affreschi della scuola di Giotto, il ciliegio aggiunge un tocco di fragilità e bellezza: ogni anno richiama gli sguardi, cattura i click degli smartphone e invita a fermarsi.


