N. 125 Matteo Farolfi

da 20,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Timbrato a secco “The Ferrareser”
  • Cornice non inclusa

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Tecnica mista su tavola di Matteo Farolfi @matteofarolfi

Matteo Farolfi nasce a Ferrara nel 1972, dove vive e lavora come graphic designer. Dopo diverse attività nel settore multimediale, tra cui fonico all’accademia Nazionale del cinema di Bologna e speaker radiofonico, si dedica alle arti visive, sperimentando l’uso di varie tecniche che lo portano verso il neo-espressionismo, specializzandosi nella tecnica mixed media. La sua produzione molto diversificata sia nelle tematiche che nelle scelte tecnico-stilistiche, è sottesa da una continua pulsione all’ascolto della materia, nel tentativo di percepirne le sue mutazioni. Ha esposto in mostre personali e collettive in diverse Gallerie d’Arte e Istituzioni, in Italia e all’estero.

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Descrizione

Nel 1930 nella zona sud di Ferrara nacque il Foro Boario: un grande complesso destinato al mercato del bestiame. L’area agricola venne trasformata grazie a un progetto dei fratelli Savonuzzi: le strutture in cemento armato potevano ospitare fino a 1.500 capi di bestiame e comprendevano uffici, stalle, abitazioni di servizio e una pesa pubblica.
Il nuovo Foro sostituiva il vecchio mercato di piazza San Giorgio e si collegava direttamente alla stazione della linea Ferrara-Codigoro, appena costruita. Via Foro Boario, tracciata appositamente, divenne l’asse principale di collegamento tra il centro e la nuova zona commerciale.
Durante la Seconda guerra mondiale il complesso subì danni a causa dei bombardamenti, ma nel dopoguerra l’attività riprese, adattandosi ai nuovi mezzi di trasporto su gomma. Dagli anni Cinquanta in poi parte degli spazi fu riutilizzata per altri scopi: centrale del latte, nettezza urbana e canile municipale. Negli anni Settanta il Foro Boario cessò definitivamente la sua funzione originaria e i fabbricati vennero riconvertiti a usi amministrativi e tecnici e in parte ospitano la palestra del Club Amici del Pugilato Estense. Oggi, pur modificato, il complesso testimonia la modernizzazione di Ferrara nel Novecento.